Programma regionale "Ritornare a casa"
È un intervento previsto dalla Regione Autonoma della Sardegna in favore di persone affette da patologie gravissime ai sensi della L.R. n. 4/2006 e della deliberazione di Giunta Regionale n. 42/11 del 4.10.2006 e successive modificazioni. Il programma è finalizzato al rientro nella famiglia o in ambiente di vita di tipo familiare di persone attualmente inserite in strutture residenziali a carattere sociale e/o sanitario, superare la istituzionalizzazione e promuovere la permanenza delle persone nel proprio domicilio. L'intervento consiste nell'erogazione di un contributo economico la cui entità è collegata al valore della indicatore della situazione economica equivalente denominato ISEE. Il finanziamento prevede anche una quota a carico dell'Ente Comune.
A chi è rivolto
Il programma regionale "Ritornare a casa" è rivolto esclusivamente a persone con situazioni che necessitano di un livello assistenziale molto elevato e che si trovino nelle seguenti condizioni:
- dimesse da strutture residenziali a carattere sociale e/o sanitario dopo un periodo di ricovero non inferiore a 12 mesi. La richiesta del progetto "Ritornare a casa"; deve pervenire alla Regione entro 6 mesi dalla dimissione;
- con gravi patologie degenerative non reversibili in ventilazione meccanica assistita a permanenza 24 h o coma;
- che, a seguito di una malattia neoplastica, si trovano nella fase terminale, clinicamente documentabile, della loro vita;
- con grave stato di demenza valutato sulla base della scala CDRs (Clinecal Dementia Rating scale), con punteggio 5;
- con patologie ad andamento cronico degenerativo con pluripatologia (valutate sulla base della scala di valutazione CIRS a 14 item, con indice di severità uguale o maggiore di 3 e con indice di comorbilità uguale o maggiore di 3) e con almeno altre due patologie, non concorrenti, oltre la principale.
Presentazione della domanda e procedimento
La domanda di richiesta di attivazione di un progetto "Ritornare a casa" è inoltrata al Servizio Sociale del Comune di residenza, direttamente o per il tramite del Punto unico di accesso del distretto di residenza (Distretto Socio-Sanitario Area Ovest - Via Raffaello Sanzio n. 5 - Assemini).
La richiesta deve essere effettuata su apposito modulo, fornito dal Servizio Sociale o scaricabile dal sito istituzionale del Comune, e corredata da specifica certificazione, che sarà indicata al momento del colloquio con gli Assistenti Sociali.
È necessario presentare anche il certificato ISEE contenente i redditi dell'anno precedente. Qualora il beneficiario del progetto sia riconosciuto portatore di handicap grave, ai sensi della Legge n. 104/92 art. 3 comma 3, dovrà essere prodotto l'ISEE individuale.
Entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta, il Comune ne dà comunicazione all'Azienda sanitaria locale di appartenenza che attiva la procedura per la predisposizione di un progetto personalizzato.
A titolo esemplificativo si precisa che in caso di grave stato di demenza la relativa certificazione (comprensiva di CDRs) deve essere rilasciata da specialista, quale neurologo o geriatra di struttura pubblica. Nel caso di patologia neoplastica la situazione sanitaria deve essere certificata dall'oncologo di struttura pubblica.
Entro trenta giorni dall'avvio della procedura il progetto viene predisposto e inoltrato dal Comune all'Assessorato dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale della Regione Autonoma della Sardegna, Direzione Generale delle Politiche Sociali, per la successiva valutazione.
Il progetto per il quale si chiede il rinnovo, al fine di garantire la continuità assistenziale, deve essere trasmesso almeno 2 mesi prima della sua scadenza naturale. Il progetto decorre dalla data della sua approvazione in Commissione tecnica regionale, nel caso di rinnovo il progetto riapprovato per l'annualità successiva andrà in continuità.
Chi beneficia del programma "Ritornare a casa" non accede alla graduatoria per i piani personalizzati in favore delle persone con handicap grave (legge n. 162/1998).
Il Servizio sociale comunale provvede a comunicare alla famiglia del beneficiario del progetto l'esito della valutazione della commissione regionale e in caso di esito positivo a dare avvio al progetto, previa acquisizione della documentazione attestante la regolarizzazione del rapporto di lavoro con i soggetti che presteranno assistenza.